2023 – Castelnuovo dell’Abate (SI)

CASTELNUOVO dell’ABATE
frazione di Montalcino (SI),
gennaio 2023
Castelnuovo dell’Abate è una frazione del comune di Montalcino. Il borgo nacque come possedimento dell’abbazia di Sant’Antimo (che ebbe il suo periodo di massimo splendore tra l’XI e il XII secolo, con ampia giurisdizione su chiese e territori circostanti) su uno dei tre alti poggi che circondano la valle del torrente Starcia, affluente dell’Orcia. Divenuto castello presumibilmente intorno al 1210, già alla metà dello stesso secolo risultava sottomesso alla Repubblica di Siena e poi, dagli inizi del secolo successivo, anche all’abbazia e alla famiglia Tolomei; la comunità, che nel 1320 aveva un territorio di 1 996,2 ha e una popolazione di circa 1 000 abitanti, era governata da un podestà e probabilmente aveva anche uno statuto proprio, andato perduto. Nel 1360 venne riedificata la cinta muraria, opera in parte finanziata dalla Repubblica senese.
In seguito alla peste nera, il paese visse un periodo di declino, fenomeno che investì anche l’abbazia di Sant’Antimo, i cui abati esercitavano sul castello un potere oramai puramente formale legato al pagamento di un canone annuo, in merito al quale nella prima metà del XV secolo vi furono numerose contese fra il comune e l’abbazia. Nel 1462, con la soppressione dell’abbazia per volere di papa Pio II, i beni di quest’ultima furono incamerati dallo Stato e passarono in gestione al vescovo di Montalcino.
Nel 1777 Castelnuovo dell’Abate insieme ai comunelli circostanti venne annesso al comune di Montalcino nell’ambito delle riforme amministrative varate dal granduca Leopoldo II d’Asburgo-Lorena e divenne un importante snodo commerciale in quanto dogana tra Provincia inferiore e Provincia superiore (il cui confine corrispondeva al fiume Orcia) dalla quale transitava buona parte del commercio del monte Amiata.
L’economia del piccolo borgo è basata soprattutto sul turismo (data la vicinanza con l’Abbazia di Sant’Antimo) e sull’agricoltura (è in questa zona che viene prodotto il famoso Brunello di Montalcino). Intorno al paese vi erano varie cave di alabastro bianco, delle quali una è adibita a vigneto.
(da wikipedia)

Nella pagina TOSCANA trovi l’Abbazia di S. Antimo
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