2ª CATEGORIA 2007-08 Gara 2 dicembre 2007 |
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SAURORISPESCIA – S. ANDREA 0-1 |
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SAURORISPESCIA: Bartali, R. Paolini (44′ Migliori, 60′ Muscolino), A. Paolini, Basta, Cecchinelli, Girardini, Gini, Matteini, Papa, Ovi, Scrivano (60′ Sciarra). A disp.: Piazzi, Briaschi. All.: Pantani.
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Non è mia abitudine parlare male delle direzioni arbitrali, anzi proprio non amo parlarne affatto, proprio perché considero i ragazzi con il fischietto figli nostri come i calciatori, anzi, se vogliamo riconoscerglielo, con molte responsabilità in più nel contesto delle partite. Certo però, quanto è successo oggi a Rispescia ha dell’incredibile. Non starò a rimarcare i tre – quattro rigori vanamente reclamati dal Saurorispescia, o i fuorigioco fischiati a giocatori che completamente erano disinteressati ed estranei all’azione; o le continue messe in scena dei giocatori ospiti che nel secondo tempo sistematicamente ogni cinque minuti rimanevano a terra moribondi con il conseguente ” buttala fori !!!!! “. Tutto questo fa parte del calcio e rientra nella capacità tecnica di ciascun arbitro nella gestione della gara. Agli altri: giocatori, dirigenti e pubblico, rimane la facoltà di esprimere giudizi di merito anche opposti, ma non in grado di cambiare le decisioni, che rimangono insindacabilmente e giustamente appannaggio dei direttori di gara. Vorrei quindi soffermarmi solo sull’episodio finale del gol prima concesso ai padroni di casa e poi tre minuti dopo inspiegabilmente annullato. Eravamo nei minuti finali, l’arbitro indica 4 minuti di recupero, il Saurorispescia attacca alla ricerca del pari e guadagna un calcio d’angolo. Sullo spiovente dalla bandierina, che alcuni spettatori allineati con la linea di fondo campo hanno poi giudicato già entrato in porta, (ma qui si rientra in quanto detto poc’anzi), saltano Cecchinelli e il portiere, il giocatore locale in anticipo insacca il pareggio e il signor Callari indica deciso il centro campo e prende a correre in quella direzione. Tutti i giocatori saurini dopo gli abbracci di rito, si ritirano nella propria metà campo in attesa della ripresa del gioco. Il portiere rimane a terra dentro la porta, i compagni di squadra lo assistono, entra in campo anche il massaggiatore. Il portiere non si muove, e dopo una decina di secondi lo stesso arbitro va a sincerarsi delle sue condizioni e dal centro del campo torna alla porta del Sant’Andrea. Da qui comincia la commedia, i giocatori ospiti che drammatizzano e mettono su una protesta sottile ma efficace: … guardi qua …. ma non ha visto ? … ma non vede ? ma qui, ma la …. Dopo circa due minuti sempre con il portiere a terra, entra di nuovo in campo a protestare un dirigente ospite che viene allontanato dai propri giocatori, … vai via, tutto sistemato …. finché dopo 3 minuti e 11” arriva la farsa: si riprende con una punizione in favore del Sant’Andrea e il gol viene annullato. Scoppia la protesta dei padroni di casa, rabbiosa ma fortunatamente contenuta e dopo la ripresa del gioco, solo qualche secondo (senza quindi neppure recuperare quei famosi tre minuti) poi arriva il triplice fischio finale. Dopo il comprensibile stupore per la decisione, ci chiediamo con quale criterio il signor Callari abbia potuto prendere questa decisione del tutto surreale, inspiegabile, aggiungerei scandalosa. Come è possibile cambiare decisione dopo tre minuti. Forse a seconda delle gravità dell’infortunio o di come un giocatore lo sa meglio simulare ? Se così fosse, che ne so, potrebbe essere utile stillare un regolamento apposito con le varie casistiche di gravità: dopo tre minuti che un giocatore e a terra, si annulla il gol, o magari dopo cinque minuti si dà addirittura un gol a favore …. Torniamo alla serietà e questa ci dice solo che oggi il signor Callari ha dimostrato di essere del tutto inadeguato ad arbitrare, cambiando misteriosamente la propria decisione dopo tre minuti cedendo gravemente alle pressioni dei navigati giocatori del Sant’Andrea (che sono stati bravi e anche questo “fa parte del gioco”), come fa parte del gioco anche l’ingenuo comportamento dei giocatori del Saurorispescia che hanno lasciato per tre lunghi minuti l’arbitro da solo con tutti i giocatori ospiti dando loro modo di condizionarlo. Ribaltare decisioni dopo un tempo così lungo, avrebbe una logica in presenza di collaboratori di linea ufficiali, soggetti in grado di aggiungere dettagli utili a partorire le decisioni dell’arbitro in quanto più vicini all’azione, ma non è questo che accade in certe categorie né tanto meno nella gara di oggi. Non drammatizziamo più di tanto, un gol annullato, un punto più o un punto meno non fanno certo la tragedia della vita. Per concludere, inutile ricordare la sfortunata autorete di Alessandro Paolini o il serio infortunio del fratello Riccardo, così come è del tutto inutile catalogare meriti e demeriti. Chi ha assolutamente demeritato è solo il signor Callari di Piombino, che nel contempo ha avuto anche una grande fortuna, quella di compiere il misfatto in un campo tutto sommato tranquillo e per dirla nella sostanza gli è “andata bene”. Se però è capace di questi comportamenti, in un prossimo futuro, in altri campi più caldi non sempre potrebbe ripetersi la fortuna che ha avuto oggi. Ecco perché allora mi permetto di consigliare ad uno dei miei figli, (tanto per rifarmi a come considero i giocatori e gli arbitri): la domenica vai a vederle le partite, non a mostrarti incapace. |
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