2012 – Alluvione Albinia

COSTA CONCORDIA NAUFRAGIO
Isola del Giglio (GR) 
Gennaio 2012 (una decina di gg. dopo)

14 novembre. Breve visita di un’oretta ad Albinia con il collega Federico Rosini. Dopo il nubifragio di domenica e lunedì quella che si presenta alle nostre reflex, è una situazione davvero impressionante. Un intero paese e la sua campagna in ginocchio. In tanti hanno perso tutto, casa auto e persino il lavoro nelle varie aziende del paese andate anch’esse distrutte. Mancano acqua ed energia elettrica. Nella chiesa del paese allestita a magazzino viveri, alcuni volontari gestiscono la consegna di beni di prima necessità, pane e sacche di acqua potabile. Le torbe acque dell’Albegna quasi del tutto defluite, hanno lasciato il posto ad un alto strato di fango, rendendo più evidenti i danni provocati. La gente è disperata ma non si piange addosso. Armati di pale e scope, tra proteste e imprecazioni contro tutto e tutti, contro l’allarme giunto troppo tardi, si liberano case, garage, scantinati dalla melma e dagli oggetti oramai inutilizzabili cercando di salvare il salvabile. I locali seminterrati sono ancora invasi dall’acqua, c’è ancora tanto lavoro per pompe e gruppi elettrogeni. Nelle strade tra fango e auto distrutte si accumula di tutto. Enormi cataste di mobili, elettrodomestici, materassi, libri, vestiario, giocattoli e quant’altro fanno da cornice a cortili e giardini. I negozi svuotano tutto, dall’abbigliamento intimo ai generi alimentari, dai medicinali agli ultimi modelli di computer appena arrivati per i regali di Natale. Anche il campo sportivo della squadra locale è ridotto ad una palude, gli spogliatoi inagibili, il materiale tecnico-sportivo è andato perduto. Gigi Consonni vede rimandato il suo esordio al Combi, ma questo è solo calcio. I drammi sono altri, ma la popolazione di Albinia non si arrende. Sta per finire la fase di emergenza e il pensiero vola alto, si pensa già a ripartire.
Una decina di chilometri più a monte, l’Albegna ha fatto di peggio portandosi via un ponte e tre persone che vi transitavano in auto.
Ad un centinaio di chilometri più a sud, per qualcuno i problemi sono ben altri. Si discute di “primarie” e di come e quando farsi rieleggere in parlamento. Come sempre: “Vicini alla gente”.

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