Da Wikipedia: Norma Pratelli Parenti, (Monterotondo Marittimo (GR), 1 giugno 1021 – Massa Marittima (GR) 23 giugno 1944) è stata una partigiana italiana, Medaglia d’oro al valor militare (alla memoria).
Dopo l’armistizio di Cassibile partecipa attivamente alla Guerra di liberazione italiana, nelle file della Resistenza grossetana come partigiana nel Raggruppamento Amiata della 23ª Brigata Garibaldi, raccogliendo denaro e aiuti per i partigiani, dando ospitalità ai fuggiaschi, ospitando ex prigionieri alleati, procurando armi e munizioni e partecipando di persona a varie azioni di guerra.
In una trattoria di Massa Marittima, gestita dalla madre, Norma indusse alla diserzione numerosi prigionieri di guerra stranieri, affinché raggiungessero le bande partigiane. Fu proprio uno di questi prigionieri, un soldato mongolo, che tradì Norma e la fece arrestare insieme alla madre, la sera del 22 giugno 1944. Dopo essere stata ferocemente seviziata, Norma Pratelli Parenti fu fucilata la sera stessa dalle truppe tedesche in ritirata. Il suo corpo straziato fu rinvenuto il giorno successivo.
ONOREFICENZE Medaglia d’oro al valor militare «Giovane sposa e madre, fra le stragi e le persecuzioni, mentre nel litorale maremmano infieriva la rabbia tedesca e fascista, non accordò riposo al suo corpo né piegò la sua volontà di soccorritrice, di animatrice, dì combattente e di martire. Diede alle vittime la sepoltura vietata, provvide ospitalità ai fuggiaschi, libertà e salvezza ai prigionieri, munizioni e viveri ai partigiani e nei giorni del terrore, quando la paura chiudeva tutte le porte e faceva deserte le strade, con lo esempio di una intrepida pietà donò coraggio ai timorosi e accrebbe la fiducia ai forti. Nella notte del 22 giugno, tratta fuori dalla sua casa, martoriata dalla feroce bestialità dei suoi carnefici, spirò, sublime offerta alla Patria, l’anima generosa.» — Massa Marittima, giugno 1944.
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