ALBINIA: Scognamiglio, Mecarozzi, Ceccherini, Sgherri, Franchi, Lorenzini, Di Chiara, Saloni, Gagliardini (75′ Toninelli), Khouribech (60′ Bifini), Caranci. A disp.: Ginanneschi, Gentili, Fabbri, Pratelli Montero, Guglione. All.: Cameli.
URBINO TACCOLA: Bacci, Giani, Ferrucci, Cannattiello, Raffalli, Di Gaddo, Bracci, Campobasso, Vaglini, Di Rita (67′ Marino), Meliani. A disp.: Montagnani, Alessi, Ceccanti, Ferrucci, Mussi, Pistoia. All.: Panicucci.
ARBITRO: Bertini di Lucca, assistenti Buoncompagni e Senzi di Arezzo.
RETI: 48′ Gagliardini (R), 80′ Caranci. |
L’Albinia si prende tre punti importanti nella sfida contro l’altra pericolante Urbino Taccola. Gara non tanto spettacolare ma una bella boccata di ossigeno in classifica che permette alla formazione di Cameli di mangiare un panettone certamente più dolce. L’Urbino Taccola staccata in classifica da sole tre lunghezze e ancora scottato per la sfida di andata quando fu raggiunto dai rossoblu nei minuti di recupero, ha impostato la partita in modo accorto, buon possesso palla con il sempre valido Di Rita e l’esperto Cannattiello e un pizzico di determinazione in più nella ricerca del gol. I locali anch’essi guardinghi, non hanno concesso più di tanto e la partita per tutto il primo tempo non ha offerto vere emozioni. Una mezza girata alta di Di Gaddo e un tiro di Giani salito sulla fascia destra con deviazione in angolo di Scognamiglio da una parte e solo un paio di conclusioni fuori misura di Di Chiara dall’altra.
A inizio ripresa la gara si accende, Gagliardini viene atterrato in area e l’arbitro fischia la massima punizione. Il rientrante bomber sistema il pallone sul dischetto e infila Bacci per il vantaggio dei padroni di casa. I pisani costretti a giocarsi il tutto per tutto, dànno l’assalto alla porta avversaria. Al 65′ bravo Scognamiglio a chiudere sui piedi di Campobasso e in successione a deviare in angolo una parabola piuttosto insidiosa. Un minuto dopo ospiti ancora pericolosi con Bracci che taglia tutta la porta ma Vaglini ben appostato non arriva in tempo alla deviazione vincente. L’Albinia stringe i denti e agisce di rimessa. Dalla panchina entra l’altro esordiente Bifini, appena prelevato dal Follonica, che si rende subito protagonista di buoni rovesciamenti di fronte utili a far respirare la difesa e ottime aperture per i compagni d’attacco. Le squadre si allungano ma è l’Albinia a trarne giovamento quando ad una decina di minuti dal termine Caranci ha campo libero sulla destra, scambia con un compagno e vola verso la porta invano contrastato da Campobasso, per concludere con un forte tiro a mezza altezza che non lascia scampo a Bacci. L’Urbino Taccola come un toro ferito, trova le forze per mantenersi in lotta. Bracci ci prova dal limite con palla di poco sopra alla traversa ma sono ancora i locali a sfiorare il terzo gol con Saloni che ben ispirato da Bifini entra in area sulla sinistra ma il suo tiro viene ribattuto a due passi dalla porte da un difensore. |
