2011 – La POLIZIA scende in piazza … in mutande

La POLIZIA SCENDE IN PIAZZA … a piedi … e in mutande 
PROTESTA CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO AL COMPARTO SICUREZZA
18 ottobre 2011

Cari cittadini, il governo taglia la benzina delle auto della polizia ma non alle autoblu della casta politica, mantenendo scorte inutili anche a chi da decenni non è più in politica o non ha più ragioni valide per avere protezioni personali. Questi tagli e queste risorse mal gestite non ci permetteranno di garantire la vostra sicurezza e la vostra incolumità. Per questo oggi siamo in piazza a chiedere una vostra donazione affinché si possano ricostituire i fondi per l’acquisto del carburante. Questo in sintesi il grido di allarme dei lavoratori di pubblica sicurezza. Una grossa cisterna con un paio di indumenti intimi appesi a riassumere il significato della protesta. Non era mai successo, dalla storia della Repubblica, che la polizia chiedesse la “colletta” alla popolazione per potersi finanziare, segno di un disagio che ormai non lascia immuni nemmeno quei settori da sempre considerati a torto o a ragione privilegiati e comunue di massima importanza nella struttura dello stato democratico. Agli agenti della Polizia di Stato si sono uniti nella protesta anche altri lavoratori della Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale. Tante bandiere di altrettante sigle sindacali hanno sventolato in Piazza Rosselli davanti alla Prefettura facendo da contorno ad un megafono che strillava le richieste e i lamenti dei poliziotti, ridotti proprio … in mutande. “Da alcuni giorni i distaccamenti di Orbetello e Arcidosso e Massa Marittima riangono chiusi nel pomeriggio e per i cittadini c’è sempre più difficoltà a sentirci vicini ed avere il nostro aiuto”. “Siamo nella situazione di dover anticipare di tasca propria le spese per le investigazioni e dover attendere anni per il rimborso che forse non avverrà mai”. Non garantiremo più il controllo preventivo del territorio, saremo costretti a rimanere in sede e uscire solo dopo le chiamate. “Questo Governo che aveva fatto della sicurezza un cavallo di battaglia nella campagna elettorale, oggi ci lascia a piedi … e in mutande”.  Anche il Sindaco Bonifazi ha voluto partecipare, portando la solidarietà della città e dichiarandosi preoccupato della situazione.

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